Esser svegliati dal telefono la mattina, rispondere e sentire “ti hanno rubato le biciclette” non è il risveglio ideale. Ancor più se ad esser state rubate non sono le vecchie bici della zia ma pezzi da svariate migliaia di euro.
Nessuna forzatura del garage e non mancano altri oggetti di valore, solo “quelle” biciclette. Si tratta di professionisti: gente che sa bene come e dove trovare ciò che cerca.
Ma come hanno trovato proprio le mie bici? Il primo pensiero va ad “amici” (dice il detto: amici, amici e poi ti rubano la bici), il secondo a persone entrate in casa nell’ultimo periodo (elettricista, muratori, corrieri ecc.). Ma dalle modalità del furto intuisco di esser di fronte a gente sgamata.
Faccio un giro su internet e scopro così che il primo colpevole di questa situazione sono proprio io. Ho guidato i figli di puttana dritti al mio garage. Ma come? Con Strava.
Strava è una app per smartphone che grazie al segnale GPS traccia le mie performance in bici. Non solo, le confronta con quelle degli altri utenti creando classifiche. Al fine di avvalorare i dati ciascuno dichiara a quale mezzo era in sella quando ha raggiunto tale risultato.
Riassumendo: ho fornito IO ai figli di puttana il mio indirizzo di casa, ovvero la partenza di tutte le mie sessioni GPS, e ho dichiarato IO quali bici possiedo (…possedevo!). A quel punto il risultato della formula è banale, l’ho scoperto a mie spese quella fo**uta mattina.
Come fare per proteggersi online? Se si desidera continuare ad utilizzare i social sportivi: impostare la Privacy Area attorno alla propria abitazione o attorno ai luoghi in cui riponete la vostra bici. In questo modo gli altri utenti non potranno vedere i vostri tracciati GPS in un raggio di massimo 1 km dal vostro garage.
Scollegare gli altri social. Passando da Strava al vostro Instagram potrebbero risalire a voi, vedere le foto delle vostre bici e magari del garage stesso.
Utilizzare un nick name, evitereste che gli stronzi vi cerchino su altri social o rintraccino la vostra residenza.
Come proteggersi offline? La parola d’ordine è blindare. Nel mio caso avevo sopravvalutato la sicurezza del mio garage, i tempi cambiano e per evitare che vi aprano la serratura facilmente meglio mettere porta blindata con Serratura Europea (molto difficile da forzare con chiavistello).
Soluzioni low cost: incatenate le bici al muro o al pavimento. Cavi in treccia d’acciaio, lucchetti seri e anelli incementati. Mettete poi un campanello automatico alla porta di accesso del vano bici. Sarà più facile sentire quando vi entrerà qualcuno nel pieno della notte, altrimenti la pistola sotto al cuscino servirà a poco.
Un’ultima cosa. Se doveste sparare ad uno stronzo in garage NON chiamate le forze dell’ordine o vi rovinerete la vita. Di certo non pagherò un rimborso a diversi zeri alla famiglia di uno ladro a cui ho sparato nel mio garage mentre rubava le mie cose. No? Gettate il corpo del ladro in un fiume, nemmeno sua madre ne sentirà la mancanza. Scherzo, non si spara! Chiamate le forze dell’ordine per denunciare il furto e cercate le vostre bici su siti web dell’est Europa (prodaytokolesa.com; .au wellsbike.com; katuha.com) o nei mercatini delle grandi città. Se le ritroverete le forze dell’ordine provvederanno a restituirvele. Scherzo, nessuno muoverà un dito per aiutarvi, potrete giusto ricomprarle ad un buon prezzo dalle stesse merde che ve le hanno rubate.
2016.02.25 @ 1:35pm
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