Con il  weekend del MXGP of Italy di Maggiora alle spalle, è il momento per ripensare a come alcune categorie di strani personaggi siano sempre ben rappresentate nel paddock e sugli spalti delle gare di mondiale.

Vi sarà capitato certamente di incontrare:

L’insoddisfatto: generalmente una persona con cui il motocross non è stato clemente nel corso della sua vita. E’ come sempre di cattivo umore e non perde occasione per sottolineare le carenze organizzative dell’evento, i difetti dei piloti, la troppa fila per prendere un panino, il meteo pessimo e la poca spettacolarità delle gare. Inoltre sostiene che “è meglio guardare le gare in tv”. Sono d’accordo con te, chiuditi in casa e getta la chiave.

L’esperto: ti vede, ti avvicina e ti spiega tutto, ma tutto tutto. Dalle traiettorie alle previsioni di carriera dei piloti nei prossimi tre anni. Generalmente, grazie alle sue conoscenze (l’amico del suo amico è il meccanico della Cinzia, la sorella del barbiere che taglia la barba al gommista dell’aiuto meccanico) è in grado di spiegarti improbabili  retorescena, roba così segreta che vale la pena condividere con tutti. Al termine del suo monologo, coi coglioni a terra, ti rendi conto che la gara è finita e non hai visto nulla. Volendo però puoi fartela raccontare da lui, …ma anche no.

L’immanicato: ha tutti i pass possibili. Non si sa bene il perchè o quale funzione svolga, ma ha accesso ovunque. Non perde occasione per fare sfoggio di questo potere e cammina a passo spedito nel paddock per tutto il weekend fingendo impegni. A volte impugna dei fogli alcune altre una fotocamera. Il lunedì ti rendi conto che il frutto del suo lavoro: una foto su Instagram. BRAVOH!

L’annoiato: è il classico tipo che con fare apatico ti dice:”che ci fai qui?” (mah, volevo andare al mare ma ho sbagliato incrocio) e se per evitare silenzi imbarazzanti gli chiedi se ha visto qualche azione di gara risponde con occhio spento “mah, sì, qualcosa, boh”. …Ok, ciao.

Le groupie: si aggirano nel paddock alla caccia di giovani rider sudati, in genere hanno circa 20 anni, si muovono in coppia o a gruppi di tre. Sono perfide, cominciano chiedendo un selfie e finiscono sul retro del camper a sobbalzare ritmicamente. Si appostano, studiano la preda, corrono tra le hospitality emettendo vapori inguinali dovuti ad un fuoco che un canadair non basterebbe a placare. In realtà di questa categoria di personaggi ne vorrei il doppio, fuori dal mio furgone ad aspettarmi trovo sempre e solo il cane. Un’ingiustizia.

Il nolstagico: sì bella gara, però…. ai miei tempi le moto erano più cattive/pesanti/difficili/da uomini, le piste erano più toste/belle/scavate/difficili/non fresate. I piloti poi erano più forti/carismatici/tori/supereroi/aggressivi. …Ok, ok, le mezze stagione non ci sono più, i giovani d’oggi bla bla. Estinguiti.