Ci tengo a farvi conoscere un po’ meglio un rider di cui sentirete parlare molto nei prossimi tempi.
Si chiama Joakin Furbetta, un nome che non si dimentica facilmente, ha sedici anni e viene dal centro Italia. E’ già sotto l’ala di chi di campioni ne sa qualcosa…
Segni particolari? Guida da paura, non se la tira.
Sono appoggiato al Daily rosso di Joakin, la giornata di motocross è al termine, il furgone è già carico ed è il momento ideale per scambiare due parole in tranquillità.
Parliamo un po del suo Starcross nel quale dice di essersi divertito nonostante il quarto posto non gli renda giustizia. Il contatto con Petrov, nella seconda manche, lo ha infatti penalizzato molto. Archiviato quell’argomento comincio con l’interrogatorio.
Quale sarà il tuo prossimo impegno?
Sarà l’europeo ad Arco di Trento.
Quest’inverno hai passato molto tempo con Tony (Cairoli), cosa significa potersi allenare con un top rider?
Vuol dire tanto. Mi dava tanti consigli, anche osservandolo impari tantissimo. Non parlo solo della tecnica in moto, ma anche del suo modo di vivere, è una persona molto semplice.
Chi ti segue nelle gare?
Papà. A volte anche Davide (De Carli, figlio di Claudio De Carli, Team Manager KTM Red Bull De Carli Racing n.d.r.) quando non è impegato con Ken (De Dycker n.d.r.)
Ti piace essere seguito alle gare da poche persone o, come molti tuoi coetanei, ti sentiresti più sicuro a presentarti nel paddock con una maxi assistenza?
No, bastano poche persone buone che sappiano quello che devono fare sulla moto e che sappiano darti i consigli giusti per migliorare.
Considerazione personale: ho incontrato Joakin in Sardegna, a Montevarchi, Mantova quest’anno e al suo furgone ho respirato sempre un clima disteso. Comunque stesse andando la gara ne lui ne suo papà mi hanno mai negato un sorriso o un grazie. Rarità nel paddock dove fa tendenza sfoggiare professionalità e passione con arroganza e musi lunghi.
Ma torniamo all’intervista. So che sei sotto l’ala del grande boss, Claudio (De Carli) . Che tipo di aiuto hai da lui?
Beh mi da una mano con un sacco di aziende, KTM, Motorex, Pirelli, Airoh, Neox, Sidi, mi aiuta con abbigliamento e moto. Inoltre mi da tanti consigli preziosi per la messa a punto della moto e si accorge di tante cose che altre persone non riescono a vedere.
Quindi, se la tua moto viene da De Carli, viene da pensare che sia una bomba superkittata ufficiale…?
No, la mia moto è tutta originale, quella per l’europeo ha qualche vite in titanio per renderla più leggera, ma quel che sostiene Claudio è che si può vincere una gara di Campionato Europeo anche con una moto originale. Se poi dovesse servire quella ufficiale… ci sarà. E’ disponibile.
Per ora non l’hai mai usata?
No, ancora no, mai toccata. Non l’ho nemmeno mai vista.
Cosa ti piace del MX italiano e cosa non ti piace? Le prime cose che ti vengono in mente.
Non mi piacciono molto le persone che stanno attorno, molte sono figure negative, vogliono dar fastidio. Mi piacciono invece le piste e… il motocross, mi piace il motocross!
Ti dedichi molto al motocross, cosa significa per un ragazzo di 15 anni dedicarsi totalmente a questo sport, quali sono i sacrifici?
Mi alleno sei volte a settimana se non addirittura sette. Quattro volte in moto e gli altri giorni in bici, palestra o corsa. Sono molti i sacrifici, ho lasciato la scuola quest’anno per dedicarmi al motocross e per ora sta andando abbastanza bene. Mi sono concentrato su quello e per ora i risultati stanno arrivando.
Quindi, per ora, non senti il peso della vita da sportivo?
Per me è tutto un divertimento. Andare a correre, sudare. Quello è divertirmi!
Tu sei un “pro con la Go Pro”, la usi moltissimo, ma ti è utile per allenarti o è solo una cosa che ti diverte?
Direi tutte e due. La metto in molte parti della moto, mi è utile per capire molte cose di me, della mia guida, la posizione in sella. Mi piace anche pubblicare sui social network le stupidate che faccio ahaha!
Ora qualche domanda seria. Ti sei mai dimenticato di aggiungere l’olio alla miscela?
Nooo! Ci pensa papà, e comunque quando lo faccio io ci penso due volte! 😀
Non hai mai trovato il tamarro che ti chiede “ma quanto fa la tua moto, si impenna?”
Sì, l’ho trovato e ho fatto il tamarro anch’io. Gli ho risposto che fa 180 km/h! Ahahah!
Come ti vedi tra tre anni?
Beh, spero al mondiale… (sorride)
Grazie mille Joakin! Mi fai un’ultima promessa? Dedichi una whip potente all’europeo a tutta la mia cricca?
Certo, promesso! Ciao a tutti!
©MP
Guarda anche: Joakin Furbetta Onboard @Mantova Starcross 2014
2014.04.03 @ 4:17pm
By Lore
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