Si chiama Gabriele Arbini.
L’ho incontrato per la prima volta in un fettucciato talmente viscido da far fatica a non cadere.
Lui non dava nell’occhio, pensavo: “il solito pischello del paese venuto a sgasare in campagna”.
Ho cominciato a osservarlo in maniera diversa dopo essere stato sorpassato due volte.
Io stremato dai miei 20 minuti nel fettucciato mi fermo e guardo, lui per altri 20 dà lezioni di guida a tutti.

Non è il classico sedicenne a cui piace tenere a manetta il 125 solo per fare rumore o postare foto da pro su FB, sa quel che fa, guida pulito e ha le traiettorie dei migliori.

Ne sentiremo parlare.